mercoledì 9 aprile 2014

Monte di Cles (8 dicembre 2013)

Oggi siamo Alessandro, Valerio e Massimiliano.
Partenza verso le dieci per salire sul monte di Cles!
Alessandro come sempre arriva a Cles già stanco dalla salita di Rallo!!
Partiamo con Massimiliano in direzione Sant'Antonio.
La salita affatica molto Alessandro che però non perde la sua allegria! Lo sappiamo che a lui in bici piace solo il piano; la salita lo stanca, la discesa gli fa paura.
Arrivati si scatta qualche foto panoramica e mentre Massimiliano ci lascia per tornare a casa per pranzo noi sfoderiamo i nostri panini e mangiamo sul Sasso davanti la chiesetta di sant'Antonio. Mentre mangiamo via coi soliti autoscatti! Numerosi i tentativi per arrivare a un paio di foto decenti. XP
Poi torniamo a casa prendendo una deviazione per la strada vecchia del monte!

Alcune foto:
Panorama da sant'Antonio

Altra foto panoramica

Massimiliano e Valerio

Guardando verso l'Ozolo

Foto artistica

Ale e Vale sul loro Sasso

Le nostre meravigliose bici

Ale e Vale autoscatto da bici

Divisione del panino

Giornata Monte Ozolo - Tregiovo (30 novembre 2013)

Sabato libero, un giretto in bici ci sta! Dove andare? Valerio ha l'idea di andare verso Revò, salire sul monte Ozolo e uscire a Tregiovo, per poi tornare indietro dalla strada.
Quest'oggi i compagni di viaggio sono Alessandro, Valerio e Danilo.
Alessandro è il primo a partire da Tassullo per andare a casa di Valerio a Cles. Affrontando la solita salita di rallo arriva a Cles già distrutto come al solito. Trovato Valerio che a casa sua non era, ma era a fare la spesa nel negozio di sua mamma, i due partono. 
Pedalando senza neanche troppa fatica giungono a Revò, e qui li raggiunge Danilo. Ora bisogna cercare la stradina per salire sull'Ozolo. Destra, sinistra, su, giù in qualche modo nel bosco ci arrivano. Fermata pranzo con panino veloce e poi si riparte, ma a un certo punto la strada finisce. Dove siamo finiti? Bo!! Bici in spalla si inizia a camminare in mezzo agli alberi e i cespugli per cercare una strada e continuando a girovagare arriviamo nella zona del bosco bruciato qualche anno fa!
Valerio è sicuro di essere già stato in quel posto col bob a slittare e dice che secondo lui da qualche parte lì vicino c'è la stradina che va verso Tregiovo. Fermi lì ci guardiamo intorno, non sappiamo più come fare... ma ad un tratto Valerio esclama: "Ma eccola! Quella è una strada". Proprio sopra di noi sembrava esserci una strada. Valerio sale per verificare e chiama Alessandro e Danilo dicendo che sì, è la strada.
Valerio trova la strada sopra il bosco bruciato
Risalita per giungere alla strada
Così anche i due salgono e finalmente tutti insieme ripartono lungo il bosco in direzione Tregiovo. Appena fuori dal bosco possiamo ammirare un bel paesaggio. Un bel prato verde con sullo sfondo Tregiovo e i monti.
Vista fuori dal bosco
Danilo e Alessandro e sullo sfondo Tregiovo
Foto di gruppo (Danilo,  Alessandro, Valerio)
In questo prato Valerio e Alessandro decidono di tentare di farsi male, senza successo. In due su una bici in discesa ma fortunatamente va tutto bene.
Perché non ci facciamo male?
Frenaaaa!
Sani e salvi
Alessandro poi decide di inoltrarsi con la bici in mezzo agli alberi ma non va tanto avanti. Appena dentro, un legno si incastra fra le ruote e la bici si blocca. Estrae il legno e nota che il cambio è strano, funziona ma non segna le tacche giuste! Mah! Tentano di aggiustarlo ma niente.
Comunque a parte questo inconveniente si riparte per Tregiovo che raggiungiamo in poco tempo, ammirando sempre i paesaggi del posto.
Tregiovo periferia XD
Qui facciamo un mini giretto e poi prendiamo la strada principale per tornare a Revò. Durante il ritorno Alessandro saluta gli automobilisti ma nessuno contraccambia, che tristezza.
Arrivati a Revò, Danilo torna a casa sua, Valerio e Alessandro invece ripartono verso Cles. In questo pezzo di strada inizia a sentirsi la fatica. A Cles i due si salutano, Valerio va a casa sua e Alessandro verso Tassullo.
Il video è fatto col cellulare quindi non è nulla di che... ci stiamo attrezzando per fare video migliori più avanti :)

Biketrip lago di Garda (1-2-3 agosto 2013)

Era da tantissimo tempo che avevamo in mente di fare questa esperienza e finalmente, dopo un anno che aspettiamo, abbiamo trovato il tempo per realizzarla. Questo giro in bici si può fare! L'idea è di arrivare fino a Sirmione, lungo il Garda, dalla sponda veronese e tornare a casa in treno, prendendolo a Peschiera del Garda.
Il nostro gruppo è formato da tre persone, Alessandro, Valerio e Alex.

GIORNO 1.
Si decide di ritrovarsi tutti a Tuenno verso le 9.00 e poco dopo si parte per il viaggio.
Prendiamo la strada che porta in Tovel fino ad arrivare a una galleria ciclopedonale, un ex canale irriguo potabile e antincendio che portava l'acqua a Terres. Un tunnel abbastanza buio e freddino, con spruzzi d'acqua che ogni tanto ci colpivano senza preavviso.
Dentro il tunnel
Uscita tunnel
Percorriamo tutto il tunnel e usciamo nei boschi sopra Terres, dove troviamo numerose stradine per passeggiate e per mountain bike. Valerio intanto ci spiega che suo cugino, Giuliano, che abita a Rovereto, ci preparerà il pranzo non appena arriveremo lì, quindi verso mezzogiorno o l’una secondo i nostri piani.
Percorriamo un po' di stradine tra i boschi, fino ad arrivare a Lover. Tra salite e strade sterrate, Alessandro crede di morire e inizia a pensare che alla fine di questi tre giorni non arriverà vivo. Da Lover prendiamo la via per andare verso la strada provinciale principale, passando da Sporminore e uscendo vicino a Maso Milano. È tardissimo, non arriveremo mai per l’una a Rovereto, comunque speriamo di essere lì abbastanza presto, verso le tre.
Facciamo un piccolissimo pezzo di provinciale fino alla Rocchetta e da lì ci immettiamo nella strada vecchia, resa ciclabile. Da qui sarà tutta ciclabile. Passiamo Mezzolombardo e a un certo punto non capiamo più dove dirigerci per continuare la ciclabile. Per fortuna un vecchietto ci spiega la strada, oltre a tutte le altre cose che ci racconta, come ad esempio l’elenco completo di tutte le panchine che ci sono lungo la via. Grazie a lui  possiamo arrivare a Grumo s. Michele, dove entriamo nella ciclabile principale che viene dal Brennero.
Superiamo Lavis, Gardolo e poco prima di arrivare a Trento, incontriamo il compagno di corso di Valerio, Gionata, che è venuto verso di noi, anche lui in bici, da Rovereto.
Incredibile! È tardissimo! Altro che pranzo, a Rovereto se continuiamo così, arriviamo per cena! Giungiamo a Trento, passiamo Ravina, Mattarello, e ci arriva incontro in bici anche Giuliano. Proseguiamo fino ad arrivare a Rovereto. Qui usciamo dalla ciclabile e andiamo a casa di Giuliano che ci prepara la pasta. Saranno all'incirca le 17.00! E noi dovevamo esser lì per pranzo, vabbé… dettagli!
Intanto arriva anche la ragazza di Giuliano, Stefania. Dopo mangiato, tutti insieme partiamo. Giuliano, Gionata e Stefania ci accompagneranno per un tratto di strada. Facciamo fermata al supermercato, dove compriamo le brioches, le barrette energetiche, un po’ di pesche e gli orsetti gommosi che diverranno essenziali più avanti. Dopo la spesa continuiamo fino a Mori e qui ci fermiamo per un gelato. Gelato finito si può ripartire, ma senza Giuliano e Stefania che tornano a casa. 
Compagnia (Gionata, Alex, Alessandro, Valerio, Giuliano, Stefania)
Noi continuiamo fino a Loppio e in questo paesino Gionata ci mostra un prato nel quale poter piantare la tenda. Decidiamo di fermarci e salutiamo Gionata che anche lui torna a casa.
Sono all'incirca le ore 20.00. Ci cambiamo, esploriamo un po' la zona e poi piantiamo la tenda e andiamo a dormire presto.

GIORNO 2.
Sveglia alle 6.00. Mettiamo tutto a posto e per le 7.00 siamo in sella.
Foto mattiniera davanti alla tenda
Decidiamo di fare colazione non appena giungiamo al lago. Passiamo il passo s. Giovanni, niente d’impegnativo e arriviamo a Nago-Torbole. 
Passo S. Giovanni
Continuiamo per un tratto non molto lungo e finalmente iniziamo a vedere Torbole e il lago! 
Torbole vista dall'alto
In poco tempo siamo lì e facciamo una pausa di venti minuti per scrutare un po' il posto.
Torbole
Ripartiamo, dimenticandoci della colazione dalla troppa emozione. Superando delle gallerie, non molto lunghe, ma che comunque ci mettevano un po’ in ansia, arriviamo a Malcesine, facciamo una piccola sosta e poi si riparte. Superiamo Cassone, Brenzone, Porto, Magugnano, Marniga e decidiamo di fermarci a Castelletto di Brenzone per pranzo. Sono le 11.00 circa. Scegliamo un locale, ma dobbiamo aspettare perché il forno è ancora da scaldare. Prendiamo da bere e poi finalmente possiamo ordinare.
Aspettando pranzo (Castelletto di Brenzone)
Dopo mangiato ci portiamo un po' avanti per cercare un posto dove sostare e fare il bagno. Stiamo lì fino alle 15.00 e poi ripartiamo.
Sosta riposino post pranzo + bagno nel lago
Superiamo Pai, Torri del Benaco e continuiamo per un bel pezzo cercando acqua perché la nostra era finita, ma non ne troviamo da nessuna parte. 
Torri del Benaco in lontananza
Una signora di un piccolo bar ci dice che se stiamo attenti, lungo la strada possiamo trovare una sorgente di acqua potabile. Così tutto il tragitto successivo lo percorriamo controllando se troviamo questa benedetta sorgente. A un tratto, eccola lì! Si può finalmente bere! Ci avviciniamo e vediamo questo buco dal quale esce un’acqua misto muschio. Alla faccia dell’acqua potabile! 
Siamo ancora senza da bere, moriremo disidratati? Continuiamo a pedalare, sperando, prima o poi, di trovare una fontana. A un certo punto, dall'alto, vediamo un bellissimo paesaggio, è punta s. Vigilio. Ci arriviamo e decidiamo di andarci per visitarlo perché sembra un bellissimo posto. Siamo obbligati ad andarci a piedi, perché c'è il divieto di bici e macchine e il senegalese controllore del parcheggio non ci lascia scendere con le bici. Scendiamo e scopriamo che l'entrata è a pagamento, proviamo a vedere più avanti ma c'è solo un ristorante e due negozietti all'interno di un edificio antico.
Attracco motoscafi punta S. Vigilio
Chiediamo se si può avere dell'acqua, ma ci dicono che non è potabile. Delusione. Niente acqua neanche qui e non possiamo nemmeno vedere il posto. Valerio però non ci sta e decide di chiedere al signore all'entrata dove si paga se ci lascia solamente dieci minuti per vedere com'è dentro il luogo. Nulla da fare. Non si può. Torniamo in sella alla bici e ce ne andiamo. Alessandro si riempie la pancia di orsetti gommosi perché ha scoperto che gli danno un’energia positiva e lo ricaricano e quindi ogni pezzo di strada fa uso delle potenzialità magiche di queste splendide caramelline. 
In lontananza Garda
Superiamo Corno e arriviamo a Garda. A Garda si decide di sostare per un po', saranno circa le 16.30. Ci portiamo verso il centro e troviamo una piazzetta con fontane. Acqua potabile o non potabile, questa volta non ci interessa. Finalmente ci dissetiamo e poi riposiamo su di una panchina.
I tre avventurieri a riposo
Dopo questa pausa verso le 17.00 si riparte e in mezz'oretta giungiamo a Bardolino. Qui decidiamo di rimanere per la notte e di cercare un camping per piazzare la tenda. Scegliamo il camping Europa, situato sul lago e distante 500 m dal centro di Bardolino. Piazziamo la tenda e andiamo a fare il bagno nel lago.
Bardolino tramonto
Tenda piazzata nel camping
Verso le 19.00 torniamo al camping e ci facciamo finalmente una luuuuuuuuunga doccia!! La doccia più bella della nostra vita! Ci prepariamo e usciamo. Dopo un gelato e le cartoline inviate, girovaghiamo cercando un bar di nostro gradimento. Continuiamo a girare ma non troviamo nulla che ci ispiri, così ci fermiamo in un negozietto e compriamo da bere e un pacchetto di Pringles. Mezzo pacchetto di quest'ultimo sarà disseminato in giro per Bardolino. Finiamo in un parco giochi con dei giochi che sfidano le leggi della fisica e ovviamente qui Valerio e Alessandro danno il loro meglio, convincendo i passanti che l’uomo si è sicuramente evoluto dalle scimmie. Inizia a farsi tardi perciò decidiamo di tornare in tenda, scegliamo di fare un ultimo giretto per poi andare a dormire, ma non accadrà così! Ci imbattiamo in un locale colmo di giovani e musica, entriamo e ci restiamo. Tra quarantenni, addii al nubilato, uomini in moto che vanno all'Hollywood, controllori delle porte del bagno, barman che sanno tutto e bicchieri infuocati, ce la spassiamo, risate a non finire!
Unica foto della pazza serata
Il problema è che diventa tardissimo! Noi il giorno dopo dobbiamo pedalare! Il locale chiude e finalmente si va a dormir… no! Valerio saluta due ragazze con un "Ciao signore". Loro rispondono che non sono signore, ci fermiamo a scusarci ma poi i discorsi si protraggono e parla e parla, dall'astrologia nasce un dibattito assurdo tra Alex e Jessica, la nostra nuova amica, che non finisce più! Il tempo passa, che ore sono? Bo! Oddio le 5.30!! Ci salutiamo e andiamo a dormire, sono quasi le 6.00!!!

GIORNO 3.
Andati a dormire avevamo deciso di non impostare la sveglia, ma svegliarci quando capitava. Ci svegliamo un po' dopo le 9.00, un po' scombussolati mettiamo via tutto e per le 10.00 partiamo. Intorno alle 10.30 siamo a Peschiera del Garda, la serata passata si sente eccome e così decidiamo di saltare la tappa a Sirmione, anche perché il treno si prendeva lì a Peschiera, quindi saremmo dovuti tornare anche indietro. Cerchiamo la stazione, compriamo i biglietti e ci facciamo un giro a Peschiera, poiché il treno è alle 13.05.
Andiamo verso la spiaggia, niente d’interessante. Torniamo indietro e cerchiamo un parchetto. Trovato, ci buttiamo a terra e riposiamo fino alle 12.00. 
La distruzione
Poi torniamo in stazione, ci appostiamo a terra, pranziamo con un toast e attendiamo il treno.
Arriva il treno, stracolmo! Non riusciamo a salire, proviamo in ogni porta ma sono tutte piene! Alex s’imbuca in una, Valerio e Alessandro invece non riescono e correndo di porta in porta all'ultimo momento ce la fanno! Un po' schiacciati, ma per fortuna dobbiamo arrivare solo a Verona, la prima fermata. A Verona prendiamo il treno fino a Trento, qui siamo abbastanza larghi per fortuna. Un'ora di viaggio e siamo lì! Saliamo sulla Trento-Malé, che ha il vagone riservato alle bici, altro che Trenitalia! Alle 15.30 parte e alle nostre varie fermate ci salutiamo e scendiamo. Alle 16.40 siamo più o meno tutti a casa!!
Una doccia e via nel letto!

martedì 8 aprile 2014

8 aprile 2014.. Nasce il blog!

Da poco ho scoperto la passione per la mtb e ogni tanto con gli amici faccio qualche escursione giornaliera e qualche avventura bici e tenda.
Lo faccio per divertirmi e per stare bene con me stesso, niente di agonistico, anzi... Le uscite in bici sono solo un momento per stare in compagnia, in mezzo alla natura, vedere nuovi posti, conoscere nuova gente, fermarsi anche nei bei luoghi a dare un'occhiata, non solo pedalare! E perché no.. se capita anche fare vida loca la sera :D
Durante le escursioni mi piace fotografare e filmare i posti visitati e inoltre alla fine di tutto mi piace scrivere un piccolo racconto di tutta l'esperienza.
Ho deciso di riportare una parte del materiale qui per tenere un po' in ordine le uscite fatte e perché no, magari essere d'aiuto a qualcuno che vuole fare un viaggetto in bici e trasmettere questa passione.